Gli inventori del progetto sono giovani e italiani: si chiamano Simone Grillo e Timoteo Ziccardi, hanno rispettivamente 29 e 34 anni e per dare vita al loro sogno hanno mollato il loro lavoro all?interno di un?azienda di sviluppo software e hardware.
La loro ?invenzione? ?uno strumento per misurare le performance e per aumentare la sicurezza dei motociclisti. La realizzazione di Brain viene riportata dall?Agenzia Ansa: si tratta di una scatoletta che applicata al codone della due ruote registra e analizza i dati di guida e le reazioni fisiche del pilota alle varie.
Tramite connessione Bluetooth a un cardiofrequenzimetro, infatti, Brain (il termine in inglese significa ?cervello?) ? in grado di registrare i battiti cardiaci di chi ? in sella e di associarli a dati telemetrici di normale utilizzo in pista: velocit? del mezzo, angolo di piega, forza ?g?, giri motore, rapporto del cambio inserito, traiettoria, tempo sul giro. Grazie a sensori di temperatura, a un barometro, a un accelerometro, a un giroscopio e a un magnetometro, questo dispositivo che funziona con sistema operativo Android ? in grado di individuare situazioni tipiche di un incidente. Nel caso la moto risulti piegata a terra o subisca forti decelerazioni con conseguente fermo, l?apparecchio manda automaticamente un segnale di allarme tramite SMS a numeri selezionati di amici o parenti. Il messaggio contiene le coordinate GPS della posizione della moto.
Dietro le quinte di questa startup ci sono Simone Grillo e Timoteo Ziccardi, che sono passati dall?essere colleghi dipendenti all?interno di un?azienda di sviluppo software e hardware a diventare imprenditori e fondatori di Brain, startup che ha preso vita nel 2014 e che ha raccolto subito 150 mila euro di finanziamento. Per realizzare il loro progetto, Simone e Timoteo si sono licenziati, rinunciando al ?posto fisso? e investendo nella realizzazione della loro creatura imprenditoriale.
La startup prevede a breve la produzione e la commercializzazione di Brain, che pu? essere applicato a tutti gli sport estremi. Ma il primo mercato ? il motociclismo.
Fonte inmoto.it
La loro ?invenzione? ?uno strumento per misurare le performance e per aumentare la sicurezza dei motociclisti. La realizzazione di Brain viene riportata dall?Agenzia Ansa: si tratta di una scatoletta che applicata al codone della due ruote registra e analizza i dati di guida e le reazioni fisiche del pilota alle varie.
Tramite connessione Bluetooth a un cardiofrequenzimetro, infatti, Brain (il termine in inglese significa ?cervello?) ? in grado di registrare i battiti cardiaci di chi ? in sella e di associarli a dati telemetrici di normale utilizzo in pista: velocit? del mezzo, angolo di piega, forza ?g?, giri motore, rapporto del cambio inserito, traiettoria, tempo sul giro. Grazie a sensori di temperatura, a un barometro, a un accelerometro, a un giroscopio e a un magnetometro, questo dispositivo che funziona con sistema operativo Android ? in grado di individuare situazioni tipiche di un incidente. Nel caso la moto risulti piegata a terra o subisca forti decelerazioni con conseguente fermo, l?apparecchio manda automaticamente un segnale di allarme tramite SMS a numeri selezionati di amici o parenti. Il messaggio contiene le coordinate GPS della posizione della moto.
Dietro le quinte di questa startup ci sono Simone Grillo e Timoteo Ziccardi, che sono passati dall?essere colleghi dipendenti all?interno di un?azienda di sviluppo software e hardware a diventare imprenditori e fondatori di Brain, startup che ha preso vita nel 2014 e che ha raccolto subito 150 mila euro di finanziamento. Per realizzare il loro progetto, Simone e Timoteo si sono licenziati, rinunciando al ?posto fisso? e investendo nella realizzazione della loro creatura imprenditoriale.
La startup prevede a breve la produzione e la commercializzazione di Brain, che pu? essere applicato a tutti gli sport estremi. Ma il primo mercato ? il motociclismo.
Fonte inmoto.it
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